Scritti Titanici di Novembre
Il portachiavi
All'improvviso, l'inverno sulla faccia,
mentre cado nella luce, uscendo dal buio,
con alle spalle, lombrichi di elettricità e acciaio.
Cerco d'istinto, rifugio nelle capienti tasche,
ma il gelo delle chiavi, mi urla brividi alle spalle,
la mano si ritrae, come punta dal dente di una serpe.
Infreddolite le mie dita,ora sono un fuggiasco,
in fuga nella medina, della mia tasca in subbuglio,
improvviso il tepore di un monile, come un bacio ..... un tuo bacio.
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